Platinum – Sole 24h: Riabilitazione, assistenza e lungodegenza: residenze a misura di persona
Nell’articolo pubblicato su Platinum “Aziende & Protagonisti”, la rivista dedicata al business e diffusa con Il Sole 24 Ore, abbiamo raccontato del Gruppo Villa Pacis, della nostra visione che ha sempre riguardato la presa in carico globale, di persone che hanno perso la propria autosufficienza, in sinergia con il contesto familiare e con il servizio sanitario, puntando sul mantenimento di una buona qualità della vita e del benessere che è parte integrante della salute dell’individuo.
San Marco d’Alunzio, in provincia di Messina, è uno dei borghi più antichi della Sicilia, la cui fondazione risale al quarto secolo avanti Cristo. In cima a una collina, vanta un panorama straordinario che offre, nei giorni di sole, lo spettacolo visivo dell’intero arcipelago delle Eolie. Un’oasi di pace e tranquillità.
È qui che nel 2012 nasce il Gruppo Villa Pacis, un’organizzazione in grado di rivoluzionare il concetto di assistenza e di riabilitazione per anziani e persone non pienamente autosufficienti. Opera attraverso una rete di centri attivi anche nei vicini territori di Capo d’Orlando, Sinagra, Raccuja, Rodia e Venetico, per dare l’opportunità a ogni utente di essere assistito grazie a un’équipe composta da professionisti sanitari italiani e provenienti, da qualche tempo, da altre zone del mondo, dalla sponda sud del Mediterraneo all’America Latina all’Ucraina.
A raccontare l’attività e i progetti del Gruppo è l’amministratrice Nunziatina Miracula – figlia di Filippo, attuale sindaco di San Marco e tra gli ideatori del progetto Villa Pacis – assieme al coordinatore del Gruppo Biagio Todaro.
“Undici anni fa ci siamo inseriti in un vuoto, ovvero quello della residenzialità, che in Sicilia non ha mai avuto un’espressione molto forte – spiega il dottore Todaro – La nostra visione ha sempre riguardato la presa in carico globale di persone che hanno perso la propria autosufficienza, in sinergia con il loro contesto familiare e con il servizio sanitario. In un contesto in cui la mentalità ‘ospedalecentrica’ dei servizi sanitari la fa da padrone, offriamo soluzioni diverse e di continuità, con cui fare entrare queste persone e le loro famiglie in una nuova dimensione, puntando tutto sul mantenimento di una buona qualità della vita all’insegna del benessere, visto come parte integrante della salute dell’individuo”. Il Gruppo Villa Pacis, in estrema sintesi, opera per colmare la distanza tra l’ambito ospedaliero e quello domiciliare, dando l’opportunità ai pazienti post-acuti di essere accuditi al meglio con la dovuta professionalità, anche mediante l’ausilio di infrastrutture e tecnologie all’avanguardia.
Ogni struttura dispone di una cucina interna e i propri cuochi, che con la supervisione di figure specializzate nelle esigenze nutrizionali dell’anziano, elaborano veri e propri percorsi di alimentazione. “La residenzialità, elemento intermedio tra l’assistenza domiciliare e quella ospedaliera, troppo spesso è stata sottovalutata: è un’offerta di servizi tanto vituperata, all’inizio, quando apprezzata e amata in un secondo momento – spiega Nunziatina Miracula – Noi diciamo sempre che chi viene da noi piange due volte: quando arriva, e magari non si è reso ancora conto di quanto possiamo fare in termini di cura, accoglienza e relazione, e quando deve andare via, per non averlo compreso in tempo. È chiaro che il paziente, quando finisce in ospedale o in clinica riabilitativa per qualunque evento acuto, non vede l’ora di tornare a casa. Da noi, però, oggi è lui stesso a chiedere di rimanere e ricercare, assieme a noi, nuove forme di accoglienza”. Ogni struttura del Gruppo – le residenze convenzionate e quelle private – opera in totale sinergia con i soggetti del settore pubblico, attraverso un’interazione costante e continua con il sistema delle cure ospedaliere e domiciliari, erogate nell’ambito dei servizi sociali. “Il nostro ruolo – spiega il dottore Todaro – consiste nell’essere parte attiva all’interno del percorso di cura dell’individuo nell’erogazione dei diversi servizi (socio- sanitari, residenziali, di riabilitazione in post-acuto), svolgendo il nostro compito non in sostituzione degli altri soggetti del sistema salute, ma come supporto e in collaborazione con gli stessi”. Un progetto vincente che da undici anni crea occupazione – dà lavoro a oltre centocinquanta persone – e cerca di dare risposte concrete ai bisogni di assistenza di soggetti fragili, anziani e lungodegenti. E guarda già oltre, perché il prossimo progetto si chiama “Sorrisi”, “il cui acronimo, che rende perfettamente l’idea – conclude il coordinatore– sta per ‘Società di recupero e riabilitazione siciliana’, un presidio da 50 posti letto che sarà attivato a breve per la riabilitazione funzionale per disabili fisici e psichici. Con questa ultima struttura, la disponibilità complessiva del Gruppo raggiungerà i 240 posti letto entro la fine dell’anno”.
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